Il Manchester City piega 2-0 un West Ham troppo rinunciatario

Il West Ham esce sconfitto dall’Etihad Stadium nel recupero valevole per la ventiseiesima giornata di Premier League; Rodrigo e De Bruyne firmano il 2-0 a favore del Manchester City. Gli Hammers rimangono in terzultima posizione con 24 punti quando mancano 12 partite al termine.

LA PARTITA

David Moyes schiera i suoi con un eloquente 5-4-1, con il solo Antonio scelto come attaccante centrale, lasciando tutti i suoi giocatori più offensivi in panchina. Il tipo di gara voluto dal tecnico scozzese è piuttosto palese: cercare di fare grande densità nel tentativo di chiudere tutti gli spazi ai Citizens, provando a sfruttare qualche contropiede con Antonio. La prima parte del match però, non corrisponde al piano partita pensato da Moyes, visto che nel quarto d’ora iniziale il City sfiora ripetutamente il gol del vantaggio, mantenendo una costante pressione su un avversario troppo rinunciatario. La squadra di Guardiola, nonostante diverse azioni manovrate degne di nota, trova il primo gol su calcio d’angolo, con Rodrigo che anticipa tutti di testa e mette il pallone nell’angolo alla sinistra di Fabianski al minuto 30. Il dominio dei padroni di casa è totale, e la seconda marcatura non arriva nella prima frazione di gioco solo per caso. La ripresa non offre nulla di diverso e dopo una serie di pericoli e gol mancati di un soffio, arriva il raddoppio di Kevin De Bruyne che infila il portiere degli Hammers apparso stavolta incerto nell’intervento. Il calo dei ritmi forsennati del Manchester City, permettono al West Ham di mettere fuori il naso, ma senza creare particolari pericoli ad Ederson. C’è spazio anche per l’esordio in maglia claret & blue del neo arrivato Jarrod Bowen, entrato al posto di Snodgrass, ma senza la possibilità di mettersi in mostra. Finisce così 2-0 una partita praticamente mai iniziata, e i tifosi degli Hammers si augurano di vedere qualcosa di diverso nella prossima trasferta di Anfield contro la prima della classe.

IL TABELLINO

Manchester City: Ederson, Walker, Otamendi, Laporte (Stones 65), Mendy, Rodrigo, D.Silva (Foden 85), De Bruyne (Gundogan 79), B.Silva, Jesus, Aguero
Subs: Bravo, Cancelo, Fernandinho, Mahrez

Goals: Rodrigo 30, De Bruyne 62

West Ham United: Fabianski, Fredericks (Zabaleta 60), Diop, Ogbonna, Cresswell, Masuaku, Rice, Noble, Soucek, Snodgrass (Bowen 80), Antonio
Subs: Randolph, Balbuena, Lanzini, Felipe Anderson, Haller

Ammoniti: Masuaku

Arbitro: Kevin Friend

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Rinviata per il maltempo City-West Ham

Manchester CityWest Ham è stata rinviata per problemi di sicurezza causati dalle condizioni meteorologiche estreme. Nei prossimi giorni verrà comunicata la nuova data.

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Suicidio West Ham: non bastano due reti di vantaggio per battere il Brighton

Il West Ham butta alle ortiche tre punti fondamentali in chiave salvezza sciupando due reti di vantaggio, facendosi rimontare sul 3-3 dal Brighton allo stadio Olimpico. Gli Hammers salgono a 24 punti, ma complice la vittoria del Bournemouth, rimangono soli al terzultimo posto della classifica di Premier League.

LA PARTITA

David Moyes lancia dal primo minuto il nuovo acquisto Soucek in mezzo al campo, recuperando sia Ryan Fredericks che Michail Antonio. La partita è vivace fin da subito, con i padroni di casa che sfiorano il vantaggio proprio con l’ultimo arrivato Soucek che servito da una punizione battuta da Snodgrass, colpisce di testa tutto solo, ma Ryan non si fa sorprendere respingendo la minaccia. La squadra di Graham Potter risponde con una clamorosa occasione capitata sui piedi di Trossard che arriva solo davanti a Fabianski, ma non angola abbastanza il tiro, prontamente respinto dal portiere polacco. Al 30′ il West Ham passa in vantaggio con Diop che devia in scivolata in mezzo all’area l’assist di Snodgrass. Il West Ham, forte del vantaggio, continua a spingere, trascinato da uno Snodgrass in stato di grazia. Proprio lo scozzese infatti, firma il 2-0 con un sinistro preciso che si infila alla destra del portiere del Brighton, permettendo agli Hammers di chiudere la prima frazione di gioco con tutta l’inerzia possibile. La ripresa però, si apre con l’autorete comica di Ogbonna che si vede respingere direttamente sul proprio corpo il rinvio con il pugno di Fabianski sugli sviluppi di un corner, battendo imparabilmente il compagno di squadra. L’episodio sfortunato non demoralizza la formazione di Moyes che si riprende il doppio vantaggio ancora grazie a Snodgrass che fulmina Ryan con un destro preciso al volo dal limite dell’area. Antonio va vicino addirittura al quarto gol, legittimando il risultato in favore del West Ham, ma al 75′ la partita si riapre sorprendentemente complice una dormita colossale di tutto il reparto difensivo degli Hammers che regala letteralmente il gol del 3-2 a Gross, reattivo e furbo nel bruciare sul tempo Diop. I Seagulls acquisiscono inevitabilmente fiducia e dopo soli 4 minuti pareggiano con Glenn Murray che batte Fabianski da due passi sul cross di Propper. L’arbitro Oliver si affida al VAR per verificare il controllo sospetto dell’attaccante del Brighton, ma la rete viene convalidata nonostante le immagini non eliminino al 100% i dubbi. Il pubblico è ammutolito, i giocatori del West Ham accusano il colpo e rischiano il tracollo prima con una punizione di March salvata miracolosamente da Fabianski, poi con Trossard che calcia fuori da posizione favorevole. Il match si chiude tra i mugugni di insoddisfazione per una gara dominata e ben giocata per almeno 70′, ma gettata via dalle solite gravi amnesie difensive.

IL TABELLINO

West Ham United: Fabianski, Fredericks, Diop, Ogbonna, Cresswell, Rice, Soucek (Fornals 85), Noble, Snodgrass (Lanzini 85), Antonio (Masuaku 74), Haller

Goals: Diop 30, Snodgrass 45, Snodgrass 57

Ammoniti: Ogbonna

Brighton & Hove Albion: Ryan, Montoya (Schelotto 72), Dunk, Webster, Bernardo, Stephens, Propper, Trossard, Gross, Mooy (March 72), Murray

Goals: Ogbonna og 47, Gross 75, Murray 79

Ammoniti: Stephens

Arbitro: Michael Oliver

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Ufficiale: Jarrod Bowen è del West Ham

Dopo Randolph e Soucek, il West Ham piazza il terzo e ultimo colpo di questa sessione di mercato invernale: dall’Hull City arriva l’esterno offensivo Jarrod Bowen per una cifra complessiva che dovrebbe superare i 20 milioni di sterline.

Jarrod Bowen, nato a Leominster nel 1996, dopo non aver superato i provini con Aston Villa e Cardiff City, inizia la sua carriera nell’Hereford United, ottenendo l’ingresso in prima squadra già a 16 anni. Le sue prestazioni attirano le attenzioni di diversi club tra cui Wolverhampton e West Bromwich Albion, ma alla fine è l’Hull City a spuntarla ingaggiando il giovane talento. Bowen inizia la sua avventura con l’Academy dei Tigers, prima di debuttare con la prima squadra nel match di Premier League contro il Watford nel 2016. La stagione successiva vede l’Hull impegnato in Championship dopo la retrocessione, e Bowen mette la sua firma subito alla prima giornata contro l’Aston Villa. Sarà la prima delle 14 reti totali nella sua prima apparizione nella seconda divisione inglese. L’anno successivo fa ancora meglio chiudendo con 22 gol in 46 partite, mentre nell’attuale campionato è arrivato a quota 17 reti e 5 assist.

Bowen è un attaccante che preferisce prevalentemente partire dalla fascia, sfruttando le sue abilità negli spazi stretti grazie al dribbling, una delle sue armi migliori insieme al controllo di palla e la velocità. Da non trascurare nemmeno le doti difensive di Bowen, spesso protagonista di intercetti e contrasti vincenti durante la sua esperienza con l’Hull City. Un giocatore in rampa di lancio, sul quale in molti sono pronti a scommettere.

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Il West Ham ci mette il cuore, ma non basta. Finisce 2-0 per i Reds

Tutto facile per il Liverpool che espugna senza troppi problemi il London Stadium col punteggio di 2-0. I Reds proseguono così la loro marcia trionfale in vetta alla classifica di Premier League, mentre il West Ham rimane invischiato nella lotta per non retrocedere.

LA PARTITA

David Moyes decide di schierare a sorpresa il giovane proveniente dall’Academy Jeremy Ngakia, esterno destro classe 2000 che va a completare la difesa a cinque voluta dal tecnico degli Hammers. La partita inizia col prevedibile possesso palla della squadra di Klopp che sembra aspettare il momento giusto per affondare il colpo. Il West Ham fa quel che può, mettendoci comunque tanto agonismo e cercando di sfruttare le ripartenze concesse dalla capolista. I Reds si avvicinano al vantaggio con Robertson che sfiora il palo alla sinistra di Fabianski, e al 35′ trovano la rete grazie al rigore trasformato da Momo Salah. Un penalty concesso per l’atterramento di Origi in piena area da parte di Issa Diop, sorpreso e saltato dal movimento dell’attaccante belga, come confermato dal VAR. Si chiude così la prima frazione di gioco, mentre la seconda si apre con una ghiotta opportunità che capita sul piede di Lanzini, il tiro dell’argentino però è troppo debole per impensierire un attento Alisson. Il Liverpool agisce in contropiede sfruttando la velocità dei suoi attaccanti, proprio da un contropiede Firmino arriva ad un passo dal 2-0, negatogli dall’intervento di Fabianski. Il portiere polacco, invece, non può nulla sulla ripartenza orchestrata da Salah e concretizzata da Oxlade-Chamberlain. Il raddoppio del centrocampista inglese chiude di fatto la partita con l’affermazione del Liverpool, apparso non ai livelli ai quali siamo abituati, ma comunque in grado di conquistare tre punti senza forzare troppo. Il West Ham si è opposto dignitosamente, consapevole che le partite da vincere per ottenere la salvezza sono altre.

IL TABELLINO

West Ham United: Fabianski; Diop, Ogbonna, Cresswell; Ngakia, Noble (c), Rice, Masuaku; Snodgrass, Lanzini (Fornals 69), Haller

Ammoniti: Noble, Diop

Liverpool: Alisson; Alexander-Arnold (Keita 78), Van Dijk, Gomez, Robertson; Henderson (c), Oxlade-Chamberlain (Jones 86), Wijnaldum; Salah, Firmino, Origi (Fabinho 69)

Goals: Salah 35 (p), Oxlade-Chamberlain 52

Arbitro: Jonathan Moss

Spettatori: 59959

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