Birmingham e dintorni

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Sognavo questo viaggio da un bel pò di tempo, Birmingham mi intrigava parecchio e così appena ne ho accennato ad Ale abbiamo subito individuato la data, week-end 14-16 Settembre, lunedì sera, Aston Villa – West Ham. Birmingham, vuole anche dire altri Club da visitare, Stadi, e tour stadi…direi niente male come inizio.

Un viaggio in terra inglese va affrontato con le giuste conoscenze e così ci prepariamo studiando un pò di storia. Mettiamo in atto un vero e proprio “attacco pensante”, peccato per gli amici che potevano unirsi a noi, ma, per vari problemi non tutti riescono a far quadrare ferie, lavoro e famiglia. Venerdi pomeriggio e via dalla stazione di Robilante (Cuneo), destinazione Torino, casa di Ilaria e Ale, tutto ok, serata tranquilla, pizza e birra, tra mille discorsi, musica, cinema, impianti sonori ecc ecc, e tante risate, come al solito direi. Mi sono portato i tappi, si anti rumore, sono abituato alla calma del mio paesino e Torino potrebbe sorprendermi, come anche Ale (il suo russare in una trasferta a Wembley mi fece passare una nottata allucinante…) Sabato mattina breve controllo dello zaino, biglietti aereo, stadio, tour Villa Park, passaporto, perfetto non manca niente.

Atterriamo a Stansed in perfetto orario, treno direzione Liverpool Street e via. Scendiamo a Tottenham Hale, qua veniamo travolti dalla marea bianca dei tifosi Spurs che vanno allo stadio per Tottenham – Crystal Palace…Ale mi guarda, e con un sorriso mi dice “Gian? che dici? abbiamo tempo… non aspettavo altro, dai andiamo dico. Strano penso, noi tifosi Hammers infiltrati in mezzo al nemico numero 1-2 (Millwall-Spurs). L’immagine che mi affascina sempre e vedere la Police a cavallo, come vedere Eagles e Spurs mischiati tra loro in avvicinamento al match.

Dopo questa gustosa parentesi inaspettata ripartiamo in treno destinazione Birmingham, dopo circa 1h 30 minuti eccoci finalmente arrivati al nostro Hotel, in pieno centro, zona pedonale, via centralissima. Breve sosta e poi via, la voglia di scoprire la città e tanta e così eccoci nelle vie intasate e rumorose di un sabato sera. Cerchiamo un pub, The Windsor, carino, pieno, rumoroso, al mega schermo il Norwich sta vincendo contro Man Cty, strano penso, alla fine avrò letto male.Mangiamo un piatto tipico del posto, un mattone che ci fa fiondare in uno stato comatoso che soltanto una buona Guinness ci permette di rialzarci e passeggiare in centro, tanti giovani, città multirazziale, tanti locali, insomma, atmosfera vivace.

Domenica mattina arriva presto, e i tappi non sono bastati, non c’è niente da fare, Ale va giù pesante, un russare martellante, tipo quando senti nell’aria il gol, provi a difenderti in tutte le maniere ma sai già che hai perso. Comunque si parte, niente mi può fermare, non c’è problema, pastiglie per il mal di testa ne ho, perciò possiamo partire. Altro treno, direzione Walshall, fermata Aston (tifosi di casa)…oppure Witton (tifosi ospiti). Non ci rendiamo nemmeno conto ma siamo già in strada, siamo a 15 minuti a piedi dallo stadio. Camminiamo veloci non vedo l’ora di trovarmi davanti la mitica Holte End, la stand di casa, la scalinata, e tutto il resto, ci guardiamo anche intorno, siamo proprio soli, sono le 9,15 di domenica mattina, noi “Cacciatori di Stadi”ci muoviamo presto. Vediamo il Pub, The Holte, l’emozione è tanta, per me non è una questione di colori, di maglia, sento solo rispetto e amore, tradizione, il Villa Park, lo aspettavo da così tanto tempo che assaporo ogni attimo. Ci gustiamo lo stadio, davvero bellissimo, andiamo verso la Dougs Ellis Stand (poco amata dai tifosi di casa, visto che l’ex presidente si è intitolata la stand). Andiamo verso lo Store come da tradizione, ma guardando lo stadio da più punti di vista capisco che il calcio moderno in generale ha fatto davvero dei danni enormi, ripensiamo in qualche modo a Upton Park e forse sono i mattoni rossi o anche le cancellate che ci riportano indietro nel tempo…LLTB!. ore 10,30 il tour ci attende, il viaggio ha inizio.

North Stand, capiamo subito che tutto e curato nei minimi particolari, dentro, i tavoli apparecchiati con vista campo, la zona ristorante, le pareti con le foto d’epoca, mille ricordi, il claret and blue ci accompagna in tutto e per tutto, le vetrate d’epoca, le porte, la sala stampa, veniamo anche presentati come International Fans (prima o poi si dovrà dire che siamo Hammers).Una volta arrivati nella tribuna, la Trinity Road Stand con vista campo, la Holte End mi emoziona tantissimo, che bello, ho sempre detto che sono stadi con un’anima, vivono, sentono, sanno darti e regalarti vibrazioni infinite, devi solo aprirti, capire, ringraziare… e come quando arrivi in cima alla montagna e poi la ringrazi per il dono che ti ha fatto, mamma mia, con noi ci sono tanti bambini, e la loro felicità è anche la nostra.

Scendiamo direttamente dentro gli spogliatoi, guardo la porta Away e penso che lunedì i nostri Hammers saranno qua dentro, la tensione del match, i sacri riti dei calciatori che sono più o meno uguali a qualsiasi livello, so cosa si prova. Una volta sul campo, la panchina mi attende, Ale ride, sa già che cosa farò. Immagino il posto del Manager, le indicazione per i giocatori, i cori, la tensione… ahh dimenticavo negli spogliatoi lasciamo anche un messaggio per il nostro capitano Mark Noble, e che dire quando vedi la Coppa Campioni del 1982? vinta dai Villans per 1a0 contro il Bayern Monaco, un tour molto bello, appagante. Ringraziamo per l’ospitalità, e il padrone di casa apprezza, anche i bimbi ci salutano, manca solo un pallone e poi potremmo fare due passaggi o fare una partitella li nel piazzale dello stadio, si…davvero, nessuno avrebbe avuto da ridire, era la giornata perfetta.

Bescot Stadium

Siamo in treno e sentiamo una voce che ci ricorda le fermate…Bescot Stadium? andiamo? certo che si, abbiamo tempo. Alla fermata scendiamo una scalinata che ci porta dritti al mercato, un bel casino, lo stadio e chiuso, riusciamo a dare una sbirciatina, facciamo il giro, proviamo anche a intrufolarci provando a vedere se c’è una porta aperta, ma niente da fare.

Molineux Stadium

Si ritorna a Birmingham, stazione New Street, direzione Wolverhampton, siamo in ritardo, ultima visita allo stadio ore 15, sono quasi le 16, sarà quel che sarà… noi ci proviamo. Arriviamo e dopo una breve passeggiata incontriamo i primi colori arancio-giallo, lo stadio in fondo, in basso, bello, via si va alla ricerca della Reception o dello store, stanno chiudendo, riusciamo a entrare, una volta fuori, puntiamo ad entrare, vedo che alla reception ci sono delle persone, Ale è poco convinto, ma alla mia frase “male no fa, al limite ci dicono di no”, si entra, alla nostra richiesta di poter fare una foto al campo un giovanotto ci risponde… solo una foto? non volete entrare?, ci porta dentro , in campo, negli spogliatoi, ci spiega mille aneddoti, la storia del Club, la saletta del Manager Nuno Espírito Santo, la storia del Molineux, e poi, “Volete visitare anche il Museum?” noi? noi potremmo anche restare qua tutta la notte dico. Museo spettacolare, una gentilezza incredibile, e Cutrone?, e felice per le nostre domande, capisce, ogni Stand è intitolata a un personaggio famoso del club, dimentico il mio zainetto nella panchina di casa, ritorno indietro di corsa ed è un pò come sentirsi giocatore, potrei anche osare di deviare verso il campo, verso la porta, esultare per il gol… rientro Ale ride. Non è che avete anche due Match Programme? Aspettate dice, Ale un pò si vergogna penso, ma io so che lui sa…arriva con i due match programme tra le mani, ecco dice, stringo forte la sua mano, lo ringrazio, poi bacio la signora che sorride, un pò di stile italico non guasta, so che lei capirà.

West Bromvich Albion – The Hawthorns Stadium

Ed eccoci arrivati a Lunedì mattina, oggi è il giorno del match, ma prima ci aspettano altri 2 stadi. Questa volta prendiamo la metro, io la cerco sottoterra invece devo alzare il muso in alto per trovare le indicazioni… e su rotaie in strada. Eccolo laggiù in fondo, oggi dopo il sole ecco la classica nebbiolina britannica, o meglio pioggiarellina, leggera che quasi mi fa piacere, si cammina e i fari si avvicinano, per noi cacciatori di stadi l’illuminazione rimane un buon punto di riferimeto, blu… bianco e blu, arriviamo davanti al cancello d’entrata, bellissimo, stemma e giocatore uniti dal ferro, ferro vecchio, old, vintage, come piace a me, store e poi solita tattica…”potremmo fare 1 foto al campo?” “Certo, vi accompagna il ragazzo della security”… accidenti ragazzi, ma davvero e tutto così semplice?

Una volta dentro, capiamo che ogni stadio da queste parti è marchiato con la sua storia, orgoglioso, bello, avvolgente, con tutta la calma del mondo possiamo spostarci per la tribuna, caldo, le immagini sul lato destro e sinistro ci riportano indietro nel tempo, campioni del passato che esultano, ridono, chissà cosa penseranno di questi 4 italiani dal sorriso facile. In punta di piedi ci avviamo verso l’uscita, grazie signori, è stato un onore per noi.

Birmingham Fc – St Andrew’s Stadium

Si riprende la Metro e via, direzione centro, adesso ci aspetta il Bus, 20 minuti dopo eccoci al nostro sesto stadio, il vecchio St Andrew’s, casa dei Blues, che strano e leggermente in alto, e …. ” Certo che potete andare in campo”, veramente non abbiamo più parole, non un problema, che gentilezza, nemmeno una sterlina. I colori sono leggermente più vivaci del West Bromvich, nella Stand di casa campeggia in bella vista The Blues, il verde del campo è splendido, e i tornelli dell’entrata sono davvero strettissimi, ok ragazzi possiamo andare, la tensione per il match di questa sera comincia a farsi sentire (mancano 7 ore al fischio d’inizio).

Aston Villa – West Ham: 0-0

Una volta raggiunto il centro della città andiamo alla ricerca di un posto dove poter mangiare qualcosa, non possiamo certo restare senza energie, perciò andiamo a botta sicura, il Bill’s Bullring, locale carino e accogliente, e poi si mangia veramente bene a un buon prezzo. Ci rilassiamo un pochino e mettiamo ordine ai mille pensieri della mattinata appena conclusa, siamo soddisfatti, con noi ci sono anche Stefano, Joris e Alessandro, i primi due con noi dalla mattina, mentre Alessandro ci ha raggiunto da poche ore. A tavola si instaura subito una bella atmosfera, sono bravi ragazzi, tutti appassionati alla vecchia maniera, e il nostro stile, la Station 936 è così, oramai chiunque si avvicini al nostro gruppo sa benissimo come siamo e come ci teniamo ad avere un profilo basso, rispettoso, non ci piace urlare, ci piace osservare, condividere e divertirci. Alle ore 16 prendiamo forza e in treno dopo 2 fermate scendiamo a Aston, i nostri amici non hanno ancora visto la bellissima scalinata della Holte End, perciò via si va.Guardo le loro espressioni di gioia, stupore e meraviglia, ci sono già i primi tifosi di casa che si avvicinano alle varie entrate, ma il più sono tutti al pub, e così dopo le foto d’obbligo, anche noi andiamo al The Witton Arms, pub del ritrovo di noi Hammers. Arrivano arrivano, dentro piano piano partono i primi cori, le prime birre, i primi abbracci, le prime 2 bandiere vengono appese al telo, alcuni hammers ci chiedono da dove arriviamo, partono i cori per Paolo di Canio, Italian Group St936, certo alcuni sanno chi siamo, ma noi restiamo li in disparte ad osservare, che risate, irtravediamo personaggi anni ’70-80, alla fine anche la nostra flag trova posto sui teloni, che bello, che onore…alla fine la regalo a 2 Hammers dopo che uno aveva preteso che baciassi (sulla guancia) la sua figliola.

Villa Park eccoci, le luci, che atmosfera, entriamo e andiamo in basso, vicinissimi al campo, Ale lo sa…inutile trattenermi, ride, sa già che ci vedremo al posto designato. Che meraviglia, gli amici del Latin Lions Italia, Charlie e Wolf mi avevano avvisato, il Villa Park ti riporta indietro nel tempo, come da tradizione i tifosi inglesi riempieranno le Stand all’ultimo istante, e così da sempre, ho sognato questo posto dietro la porta da tantissimo e una volta che sono li, immagino già tutto, certo siamo infiltrati, qua sono tutti Villans. Arriva il momento del riscaldameto, hammers dalla nostra parte perciò mi godo da due passi tutta la fase, recupero addirittura un pallone, il ragazzino mi guarda, “ehhh aspetta un’attimino, me lo stringo, lo osservo, leggo Premier League-Aston Villa” lo restituisco al ragazzino che mi sorride (vuoi vedere che ha capito che potevo anche portarmelo via). La partita scivola via, i padroni di casa partono meglio, spingono, ma il West Ham resiste e piano piano prova a pungere, ma diciamo che la paura di perdere prevale sull’osare per vincere, infatti non si ha mai la sensazione che una delle due squadre possa portare a casa i 3 punti. Davanti a noi ci sono 2 tifosi del Villa, ci fanno impazzire dal ridere, appena partono i cori Hammers loro schizzano in piedi e gesticolano e pronunciano versi che difficilmente sono comprensibili, lo faranno per tutti i 90 minuti, specialmente al sentire “I’m Forever Blowing Bubbles“. Ero convinto di vedere il match seduto ma una volta iniziata la partita sono tutti in piedi, eccetto la prima fila, che bellissima sorpresa, sono uno che non può vedre un match seduto, devo stare in piedi, le mie gambe corrono, si spostano, le mie braccia imprecano, ma devo stare attento a non dare troppo nell’occhio, meglio parlare un piemontese stretto così almeno i vicini avranno un dubbio… almeno e quello che spero. Al triplice fischio finale, non tutti sono entusiasti del risultato, ahh… ricordo che il mio West Ham è rimasto in 10 uomini per almeno 20 minuti, perciò alla fine va bene così.

Infine…

La mia ultima volta a Upton Park è stato un West Ham-Aston Villa, 2-0 per noi, avevo scelto per questa ultima volta la vecchia East Stand, proprio in fondo, vicino al settore Villans, volevo assaporare la loro tifoseria, mi ero divertito un mondo, adesso ero a casa loro, stessi colori, loro dicono che abbiamo copiato, hehehe… non lo so questo, ma so che sono legato al mondo Villans, una trasferta che ricorderò per molto tempo e che terrò nel mio cuore.

Ale,Alessandro,Stefano,Joris e Gian
Station936

 

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