Rice e Bowen non bastano, il Tottenham vince il derby

Il West Ham esce con zero punti anche dal derby contro il Tottenham al termine di una partita persa 2-0, ma senza dubbio più dignitosa rispetto alla precedente, ma comunque non sufficiente per guardare con ottimismo al futuro immediato. Gli Spurs non hanno offerto una prestazione eccelsa, ma gli Hammers sono apparsi troppo remissivi fin dall’inizio, pensando troppo a non subire piuttosto che a proporre qualcosa. Come se non bastasse, anche la buona sorte ha girato decisamente le spalle agli Hammers che sono andati sotto a causa di un maldestro autogol di Tomas Soucek, e si sono visti negare il gol del pari dal palo sul tiro di Jarrod Bowen. Proprio l’ex Hull City, insieme al solito Declan Rice, sono stati gli unici a salvarsi dall’ennesimo naufragio lontano dal London Stadium. Sono infatti 7 le sconfitte consecutive in trasferta in questa stagione, un dato negativo che non si registrava dal 2006, quando sulla panchina del West Ham c’era Alan Pardew. Un altro dato allarmante che si va ad aggiungere agli altri numeri non rassicuranti della gestione Moyes sempre più criticato dai tifosi claret & blue già scettici fin dal giorno del suo ritorno voluto da Gold & Sullivan. Difficile trovare la chiave per uscire da questa situazione, perchè il tecnico scozzese sembra il primo a non avere le idee troppo chiare, alla luce del continuo cambio di formazione e di moduli, in ogni ruolo, ad eccezione del portiere. A questo punto della stagione, con una salvezza da raggiungere, non avere certezze e punti di riferimento è abbastanza preoccupante, e non può essere uno tra i più giovani della squadra, seppur a tratti fenomenale, a diventare il salvatore della patria. I giocatori almeno sulla carta più talentuosi, e sicuramente tra i più costosi come Felipe Anderson, Lanzini, Yarmolenko, sono finiti miseramente in panchina anche ora che potrebbero e dovrebbero fare la differenza, certificando il fallimento, l’ennesimo, del progetto voluto dall’attuale proprietà. Rivedibile anche la gestione del rinnovo del giovane Ngakia deciso ormai a lasciare gli Hammers. Inutile a questo punto soffermarsi sullo scempio messo in atto da GSB perchè poco cambierebbe e poco cambierà, vada come vada, piuttosto qualcuno, molti tifosi in primis, avrebbe dovuto farlo prima perchè l’incapacità dei due era ben nota, e la demolizione di Upton Park ha certificato la cosa. Invece, sono stati in parecchi a sposare la loro linea, forse vittime di un lavaggio del cervello generale, guidati dal sogno di un futuro radioso a discapito della storia del club. Oggi però quello che conta è portare la nave in porto e per il resto que sera, sera…

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